L'intervento, salvo una semplice visita ambulatoriale, non necessita di alcun tipo di preparazione da parte del paziente.
L'unica cosa da fare per il paziente è assumere la posizione di decubito laterale sx - ciò significa disteso sul fianco sinistro, la mano sinistra sotto la testa, la gamba sinistra allungata e la gamba dx raccolta. Questa posizione permette al paziente di essere rilassato e di non contrarre lo sfintere.
Con l’uso dell’anoscopio, si provvede ad inettare una dose minimale di anestetico locale su ogni nodulo presente.
Ottenuta l’anestesia, si applica una legatura elastica alla base di ogni nodulo. Una volta evidenziati i noduli, si applicherà la sonda criogenica che lavora ad una temperatura di circa -100 gradi centigradi, per un tempo variabile tra i 2 e i 4 minuti per applicazione.
Dopo avere trattato singolarmente tutti i noduli presenti, si estrarrà l’anoscopio e il paziente si potrà rivestire.
Dopo l'intervento
Subito dopo l'intervento, il paziente può ritornare alla propria abitazione e generalmente può riprendere le proprie attività (*).
E' necessaria una adeguata copertura antibiotica nelle giornate successive, a cui viene aggiunto di un farmaco antinfiammatorio da assumere per via orale e/o locale. Il medico provvede anche a prescrivere un farmaco antidolorifico nei casi in cui fossero presenti crisi algiche nelle giornate successive all'intervento.
Nelle 10 giornate successive all'intervento i noduli trattati vanno incontro ad una necrosi vacuolare che può provocare sanguinamenti (non dolorosi), per cui sarà buona norma indossare un salvaslip.
Il consueto controllo per accertare la scomparsa definitiva della patologia emorroidale è previsto dopo circa 2 mesi.
Le recidive a breve termine non sono previste. A seconda dello stile di vita del paziente, l'insorgenza di problemi alle emorroidi, è possibile a distanza di molti anni dall'intervento, ma un controllo annuale permette di evitare problemi.
Per approfondire, contattare il Dott. Mario Petracca tramite la pagina CONTATTI